Due amiche che si chiamano Carla, hanno lo stesso segno zodiacale, amano le stesse cose tra cui i fumetti, non potevano non decidere di fare qualcosa insieme. Da qui è nata Carle vs, la nostra rubrica di interviste doppie a fumettist* per farvi scoprire e leggere di nuovi fumetti. Siamo ritornate più cariche che mai, potete leggerci ogni secondo giovedì del mese. Il prossimo appuntamento sarà a giugno!

Stavolta abbiamo chiesto di partecipare alla nostra rubrica a Fulvio Risuleo e Antonio Pronostico che avevamo già visto insieme come autori di Sniff. Ora abbiamo chiesto ai fumettisti di parlarci della loro ultima fatica: Tango, sempre edita da Coconino Press e che ha al centro come il lavoro precedente, una coppia sull’orlo di una crisi. In questo fumetto i protagonisti sono Miriam e Lele e le loro sorti sono in mano al lettore, che a ogni pagina può decidere come far proseguire la storia.
Qui su Tararabundidee troverete le risposte di Fulvio Risuleo, mentre per scoprire quelle del disegnatore Antonio Pronostico dovete navigare verso Una banda di cefali! Buona lettura!
Ciao Fulvio e benvenuto su Tararabundidee. La prima domanda della nostra intervista è ormai di rito. Dopo Sniff tu e Antonio Pronostico siete al vostro secondo lavoro a quattro mani. Com’è nata la vostra collaborazione e com’è lavorare insieme?
Siamo prima di tutto amici. Frequentavamo lo stesso quartiere di Roma, il Pigneto, e lo stesso giro di
artisti-fumettisti e per un periodo lo stesso studio. Un giorno, di ritorno da un festival di fumetto di
Bologna, abbiamo deciso di provare a lavorare a qualcosa insieme.
In Sniff, il vostro primo fumetto, avevate presentato una coppia sull’orlo di una rottura. Anche i protagonisti di Tango, Lele e Miriam, sono una coppia alle prese con le decisioni e le liti ordinarie. Perché avete deciso di raccontare nuovamente la vita di coppia?
Non so il perché, non c’è. Devo dire però che Antonio è un romantico, amante delle relazioni. Io sono
più chiuso su questo argomento, ne parlo per lo più con me stesso. È grazie a lui che sono riuscito a
esternare, seppure in un libro, alcune mie considerazioni sull’amore.

Lele e Miriam si trovano spesso di fronte a un bivio o a una decisione da prendere. Al lettore viene chiesto di decidere cosa accadrà e le sue scelte influenzeranno il futuro della coppia. Da dove nasce l’idea di conferire al lettore un ruolo così attivo e di mettere nelle sue mani le sorti della coppia? A cosa vi siete ispirati per trovare le varie opzioni?
Prima abbiamo trovato l’idea della coppia che litiga per tutto e nel frattempo vive. Poi ci siamo resi
conto che l’andamento narrativo non era lineare. Era una storia che andava raccontata in una maniera
del genere. Come molte altre idee di questo fumetto è venuta in mente nel corso della lavorazione, di
base non sono molto teorico come persona. Le idee mi vengono man mano.
Parlando di bivi ed immaginandoti lettore, qual è stata la tua prima decisione al bivio e perché?
Non ho seguito la linearità. Ho scritto in quattro dimensioni, se si può dire così. Ho accettato la
confusione creativa e ho surfato sull’ispirazione. Poi con Pronostico abbiamo dato un senso al tutto. La
‘forma-libro’ ci ha aiutato a dargli una solidità.

Non solo il fumetto lo avete fatto in due, ma ha anche tantissime varietà di scelta, come
mai avete deciso di complicarvi così tanto la vita?
Il mio sogno è di parlare, scrivere e pensare in maniera semplice. Soggetto, predicato e complemento;
come si insegna a scuola. Purtroppo non ci riesco mai e finisce che poi diventa tutto complicato.
Nella storia del cinema, della letteratura e dei fumetti in generale, quali sono le tue
coppie preferite? C’è qualche coppia in particolare che ti ha ispirato per Tango?
Per lo più ci siamo ispirati a coppie di amici, conoscenti o anche alla nostra vita. Dal cinema c’è un
riferimento alla Notte di Antonioni perché lo avevo visto mentre lavoravo al fumetto e avevo pensato
che potesse avere delle connessioni. Un coppia in crisi è naturalmente più interessante da raccontare
di una coppia felice.

Il tango è un ballo ad alto tasso di sensualità e complicità. Lele e Miriam, però, non sembrano sempre così tanto in sintonia tra loro. Come mai avete scelto proprio questo ballo come titolo del vostro fumetto?
Pronostico è l’esperto, lui mi ha raccontato un po’ come funziona il ballo e ha delle connessioni con la
storia, come si dice in un capitolo a un certo punto. TANGO suona bene ed è una bella parola, la gente
ci trova molti significati diversi e va abbastanza bene come indicizzazione su internet… è un buon titolo.
Anche l’ultima domanda è di rito: a cosa stai lavorando al momento? Altri progetti a quattro mani in cantiere?
Un noir.
Ringraziamo come sempre gli autori per essersi prestati alle nostre domande! Noi ci rivediamo con una nuova intervista doppia il mese prossimo.
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