In questo novembre che ha il clima di marzo cosa ci dicono le carte? Ormai al penultimo mese dell’anno, è ora di tirare le somme in qualche modo o di proiettarci completamente verso il futuro?

Otto di Pentacoli

Mai carta fu più felice dell’otto di denari in questo momento! L’otto è il vero numero perfetto, un numero completo, meravigliosamente felice e finito. Tutte le crisi che abbiamo avuto durante l’anno erano tutte rivolte a raggiungere un po’ di perfezione e finalmente, almeno in un campo ci siamo!

I pentacoli sono il seme più materiale di tutti, ci aiutano a fare chiarezza soprattutto nella sfera lavorativa. L’otto di Pentacoli è infatti una carta molto progettuale: abbiamo delle idee in testa, che non solo si moltiplicheranno, ma inizieranno anche a prendere forma. Questa carta è simbolo di abbondanza, quindi è il momento giusto per fare le nostre proposte e per rischiare un po’, visto che la fortuna è dalla nostra parte.

Siamo sulla buona strada, in fondo come ci fa vedere la carta, la protagonista ha già 6 pentacoli finiti e 2 sono sul suo tavolo, pronti a diventare parte di questo grande e fruttuoso progetto. È questo il momento anche di essere ambizios*, sicur* delle nostre capacità e della nostra inventiva: possiamo chiedere di più, non a noi stess*, non possiamo sacrificarci sempre noi per tutt*. Lasciamo tribolare un po’ anche le altre persone, chiediamo quel permesso che non abbiamo mai chiesto, quel favore che non abbiamo mai cercato, insomma, ambizios* sì ma prendiamoci anche il tempo di godere del nostro lavoro.

Cosa leggiamo?

Miracolo a Hollywood, Orson Welles, Sellerio.

Ci servono persone intraprendenti ed idee nuove e ben riuscite che riescano a rappresentare al meglio questa carta, quindi perché non scomodare Orson Welles? Il grande attore e regista ha scritto Miracolo a Hollywood nel 1952, si tratta di una esilarante commedia il cui protagonista, un regista neorealista italiano fa proprio al caso nostro. Ha in mente di fare un film su una santa, ma l’attrice non è che lo convinca molto. al suo posto entrerà allora una dattilografa che è leggermente in odore di santità: ecco, inizia l’avventura! Tutti sono coinvolti in una sorta di compravendita di reliquie della nuova santa, un giro di affari allucinante, ma alla fine arriva uno dei piani alti, uno vero, che risolve la situazione con un compromesso.

Big Splash, Marta Bandirini, Beccogiallo

Isa e Ada sono due amiche che sono diventate amiche da studentesse e che non si sono mai più lasciate, ma si sa che la vita universitaria non è per sempre. Cambiano le case, i giri di amicizie, i lavori e spesso ci si allontana. L’ambiziosa idea di Isa e Ada è fare in modo che il loro rapporto non cambi mai, che evolva, ma senza mettere in mezzo la distanza, almeno emotiva. attraverso un viaggio epistolare, scopriremo la vita delle due donne che entrate ormai completamente nella vita adulta hanno a che fare con un momento totalizzante e di cui l’otto è molto spesso il simbolo: la maternità.

Cosa vediamo?

Grace and Frankie (7 stagioni, conclusa)

Per la scelta di questa serie si punta su due caratteristiche della carta: la sfera lavorativa e la maternità, simboleggiata dall’8. Le due protagoniste, infatti, sono madri e donne molto diverse tra loro, praticamente agli antipodi su tutto. Ma hanno una cosa in comune: i loro mariti, amici e soci da anni, le lasciano dopo 40 anni di matrimonio perché si amano e vogliono sposarsi tra loro. Un evento molto comune, a 70 anni e che tutte le donne non vedono l’ora di vivere.

“Ma cosa c’entrano i patemi di cuore di due attempate signore con la carriera?” sicuramente vi starete chiedendo: c’entrano perché è da questo falò di emozioni che si aprirà un nuovo capitolo per le due nemiche-amiche. Costrette a vivere insieme, scopriranno di avere molte più cose da condividere rispetto al trauma che le ha unite forzatamente, come il senso per gli affari non convenzionali: durante gli anni la snobbona Grace e la libertina Frankie cercheranno di sfondare nel mercato con prodotti in grado di aiutare le loro coetanee (e non solo) a essere più indipendenti e libere di vivere la loro vita, sessuale e non, senza nessuna costrizione o impedimento, mentre continuano ad affrontare i problemi dei loro figli e (ancora) i drammi dei loro ex mariti.

Alla faccia del multitasking, eh?

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