Settembre è il vero primo mese dell’anno, quello in cui si ricomincia dopo le ferie, più svogliat* e incazzat* di prima, ma forse anche leggermente più rilassat* e propositiv*. Siamo ancora in questo limbo in cui le giornate sono belle e sembra estate, ma gli impegni ci sono e dobbiamo fare cose a tutti i costi e la carta di oggi non fa che rimarcare questo dualismo.

Sette di Coppe
Il Sette è il numero che parla dell’azione nel mondo, la nostra; è una carta mentale, organizzativa, che precede il vero movimento dell’Otto. Nel Sette di Coppe la protagonista della carta non ci guarda, ma è intenta a valutare il contenuto di sette coppe. Ogni coppa rappresenta qualcosa: amore, denaro, successo positività, ma anche litigi, tradimenti, trappole. La nostra fanciulla sta ponderando, deve iniziare un viaggio e non può portare con sé sette coppe piene, è ora di donare bene e male a chi ha fatto altrettanto a noi. Si tratta di fare una scelta veloce, non abbiamo tutto il tempo del mondo per pensare, dobbiamo liberarci, alleggerire, parlare con gli altri, comunicare le nostre ansie, insomma fare qualsiasi cosa per prendere una decisione stabile, senza ripensamenti.
Se però vi ricordate bene, le Coppe rappresentano soprattutto la sfera emotiva. Il viaggio che potremmo dover intraprendere è forse di tipo sentimentale, ed è vero che noi vorremmo accaparrarci le coppe con le rose e il romanticismo, con il cuore e l’amore puro, però potrebbe anche esserci un turbine che rimescola tutte le carte e il serpente tentatore. Anche in campo sentimentale dovremmo quindi prendere una decisione, senza pensare solo ai pro, perché non possiamo avere tutto.
Questa carta infatti parla anche dell’impossibilità di essere felici, perché pur puntando e scegliendo di ottenere solo le coppe ricche, alla fine qualcosa andrà storto e non riusciremo mai ad ottenere la felicità al 100%, però possiamo andarci vicini, possiamo riflettere, effettuare le scelte che ci fanno stare meglio, pensando però anche agli altri. La scelta a cui porta il Sette la fa una sola persona, è vero, ma non si deve cadere nell’egoismo, che è l’altro lato della medaglia: perché invece di crogiolarci nel privilegio non condividiamo gioie e dolori?

Cosa leggiamo?
Il centro del mondo di Andreas Steinhöfel, trad. Angela Ricci, La nuova frontiera.
Phil è innamorato della biblioteca della sua grande casa, dove può viaggiare, entrare e uscire da storie meravigliose, non poi tanto lontane da quelle che vede consumarsi in famiglia, tra sua madre Glass, la gemella Dianne che sono iperattive e sempre frenetiche. A un certo punto però la biblioteca non basta più, gli orizzonti hanno bisogno di essere allargati, si deve fare esperienza, si deve osare. Ecco quindi che Phil lascia la sua comfort zone per raggiungere le coppe piene d’amore, di felicità che però sono tutt’altro che facili da raggiungere. Tra Phil e Nicholas c’è qualcosa, ma Phil per scoprire l’amore deve sacrificare qualcosa, forse anche in po’ di se stesso, scoprendo che il mondo non è tutto rose e fiori.

Cartoline da Limòn, di Edo Brenes, Bao Publishing.
Come quello precedente, questa graphic novel è un racconto di formazione. La formazione è la scoperta del mondo, il momento in cui effettivamente siamo chiamati a fare delle scelte e ad iniziare a scoprire il sacrificio, la cattiveria, le bugie. A Ramiro basta una foto per far risvegliare in lui la voglia di cercare le sue origini. Deve andare in Costa Rica e scoprire cosa c’era di così macchinoso tra il nonno Virgilio e suo fratello Octavio e così dovrà scendere a patti con le vite degli altri per frugare nel passato e scoprire la verità sulla sua famiglia e anche su sé stesso.
Pensavate fosse finita eh? E invece no, da questo settembre a farci compagnia ogni mese ci sarà anche Maria Chiara [classe 1991, redattrice, editrix per molti luoghi e laghi, collagista e appassionata di serie tv], che ci consiglierà la serie giusta da vedere per ogni carta!
Cosa vediamo?
Mad Men (7 stagioni, conclusa)

Per una carta così non si può non iniziare con una serie storica che ci fa entrare a bomba nel Paradiso (o Inferno?) delle pubblicità situato a Madison Avenue durante gli anni Sessanta e Settanta.
Non è una donzella a mostrarci le spalle ma Don Draper potrebbe proprio essere la reincarnazione di questa carta. Dietro la facciata della sua casa/famiglia/carriera assolutamente perfetta si nasconde un pover’uomo che non riesce a godersi la vita in modo spensierato per i suoi problemi con il passato, con la sua identità e le sue relazioni (scoprirete quanto Don sia appassionato di nuovi inizi).
Tutti i personaggi si ritrovano prima o dopo a ponderare delle scelte fondamentali per la propria vita, a scegliere tra valori e ambizioni, tra amore e denaro, a riconoscere zavorre da lasciare indietro e opportunità da cogliere. Il tutto condito da Lucky Strike, whiskey e frasi memorabili.
Anche i tarocchi fanno capolino in Mad Men e uno scettico Don riceverà una lettura niente male.

A proposito di Mad Men e carte vi segnalo un progetto che l’illustratrice Miriam Giudici (@uellaaa_design) sta portando avanti su Instagram, attenzione agli spoiler!
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