Due Arcani Maggiori ci hanno accompagnato nei mesi scorsi, ma le carte dei tarocchi non si compongono di soli Trionfi.
40 delle 78 carte infatti sono gli Arcani Minori.
4 semi: Bastoni, Coppe, Pentacoli, Spade, associati ai quattro elementi: Bastoni – Fuoco, Coppe – Acqua, Pentacoli – Terra, Spade – Aria; con carte da 1 a 10, insomma, l’avevamo già detto che con i Tarocchi si può giocare anche a briscola, no? Ogni numero ha il suo significato, così come ogni seme e allora ogni carta diventa un ulteriore mondo da interpretare.
Dopo aver preso un grande respiro nel mese di marzo con la carta della Temperanza, la carta del mese di aprile ci invita a riflettere su quello che abbiamo e ciò che vogliamo ottenere.
Otto di coppe

L’8 indica pienezza e accumulo, le coppe, simbolo dell’acqua di emozioni, emotività, sentimenti. Le coppe sono piene di traguardi, successi, speranze, amore, ma la figura umana della carta non sembra dargli alcuna importanza. È prontə per intraprendere un nuovo viaggio, lasciarsi tutto alle spalle, anche le cose positive. Associato alla situazione attuale potremmo vedere nell’otto di coppe ognunə di noi, che deve reinventarsi e vivere in un mondo completamente nuovo. Possiamo avere accumulato e ottenuto tutto, ma la strada per riacquistare davvero la nostra vita precedente è lunga e tortuosa e prescinde dai successi individuali.
Nonostante tutte le gioie e i dolori, tutti i successi materiali, questo periodo storico ci ha fatto capire che c’è bisogno di altro nella vita. È “l’altro” che sta cercando l’8 di coppe, deve riempire i suoi graal di nuove emozioni, nuove sostanziose sensazioni. La perfezione e la felicità non si raggiungono facilmente, il cammino è disseminato di pericoli, è impervio e in salita, ma chi lo intraprende sa che può contare sulle sue forze e su tutto ciò che ha messo insieme precedentemente.
Dove stiamo andando? La meta sarà davvero migliore del punto di partenza?

Un uomo dall’aria afflitta respinge le coppe della sua felicità, delle sue imprese, dei suoi impegni o precedenti progetti. Così Waite descrive questa carta, possiamo avere di più solo se crediamo in noi stessi e in ciò che abbiamo già costruito. Aprile potrebbe quindi portare dei cambiamenti, farci stare in dubbio, mostrarci quanto siamo insoddisfatti di noi stessi o della situazione che stiamo vivendo, sta a noi muoverci verso il futuro senza farci prendere dal panico, andando avanti sì, ma dando sempre uno sguardo alle nostre precedenti conquiste. Prendiamo il coraggio che ci serve per andare avanti, non siamo timidɜ, inseguiamo i nostri sogni, non facciamoci tormentare dai dubbi. L’otto è il numero della perfezione e quello di coppe indica anche amore disinteressato: amiamoci, prima di decidere cosa fare davvero.
Rachel Pollack associa questa carta alla posizione di Nettuno in Pesci. Il pianeta sta transitando nel segno dei Pesci, suo domicilio, dal 3 febbraio 2012 e rimarrà così fino al 30 marzo 2025. È una posizione che in accordo con il significato dell’otto di coppe, parla tra le altre cose, anche di crescita spirituale, di andare oltre ciò che abbiamo a disposizione per raggiungere una conoscenza (anche di noi stessi) più profonda. Astri e tarocchi sono quindi in accordo: iniziamo questa salita e vediamo dove ci porta.
Cosa leggere dunque durante questo viaggio?

Il sorprendente libro con i cavalieri, Giangioff, Fumetti di Cane.
Marco è la figura malinconica che ci dà le spalle nell’otto di coppe, insoddisfatto di tutto ciò che ha e anche di quello che non ha. Gli manca la motivazione, non ha obbiettivi, si trascina di giorno in giorno nella sua casa insieme al coinquilino Giacomo. Un incontro però lo scuoterà dal torpore, insieme ai sodali Andrea e Gian intraprenderà un viaggio che lo porterà niente di meno che alla conquista di un castello.

Il viaggio premio, Julio Cortázar, traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, Sur Edizioni.
Dove stanno andando i protagonisti de Il viaggio premio non lo sanno neanche loro, ma non vedono l’ora di iniziare questo viaggio che li terrà per 3 mesi lontano da casa, basta che si presentino al caffè London, a Buenos Aires, nella data prestabilita e attendere istruzioni. Sarà davvero un vantaggio questo viaggio o solo un capriccio? Tra inghippi alla nave, un’epidemia di tifo e i fragili equilibri dati dall’incertezza, seguiamo l’assurda e ironica vicenda di un manipolo di fortunati vincitori della lotteria, nel primo romanzo di Cortazar, uscito per la prima volta nel 1960 e portato in questi mesi in Italia.
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