Sono passati 10 anni da quando Tsunami ha messo tende nel mondo dell’editoria. Per festeggiarli, insieme all’omonima Carla di Una banda di cefali abbiamo pensato a questa insolita intervista doppia. Dopo aver coattamente occupato stand e sedie di Tsunami a Più libri più liberi, abbiamo cercato di carpire i segreti di questa casa editrice, praticamente unica nel panorama editoriale italiano. Le due Carle vs i tipi di Tsunami: Eugenio Monti e Max Baroni; stesse domande, risposte e playlist diverse con 10 canzoni, una per ogni anno di Tsunami. Noi con grande onore ospitiamo Eugenio che ci ha fornito una playlist spettacolare, mentre per conoscere le risposte di Max dovete correre sul blog dell’altra Carla. Vi lascio all’intervista dunque, che vi farà conoscere la rockeggiante casa editrice!

EP. 4 PROVE (2) (1)

  1.  Prima domanda di rito…

18622344_10154814352624094_8708465870858585474_nPerché Tsunami Edizioni?

…..

 

Ci eravate cascati eh?

In realtà ci interessa piuttosto sapere come vi siete incontrati e come è nata l’idea di colmare questo grave vuoto editoriale e fondare una casa editrice dedicata esclusivamente alla musica (ma quella seria).

Anche se conosco Max da quando era un ragazzino, perché sono amico di suo fratello da molti anni, non ho avuto con lui che qualche sporadico e superficiale contatto fino a quando, mi sembra fosse il 2005, non ha cominciato a collaborare con me in un altro progetto editoriale. Ci siamo conosciuti meglio e abbiamo scoperto di avere gusti musicali abbastanza simili per certi aspetti e complementari per altri, così è capitato che andassimo insieme a qualche concerto. Proprio durante una trasferta a Londra per vedere gli Iron Maiden (o i Dream Theater, la mia memoria ogni tanto zoppica), girando per librerie e negozi di dischi, davanti a un’offerta di libri sul rock che in Italia non erano che un miraggio abbiamo deciso di provare a farli noi. Ci abbiamo messo quasi due anni dall’idea al primo libro, poi non ci siamo più fermati.

  1. Se all’inizio Tsunami era specializzata esclusivamente in musica hard-rock, heavy metal, avete ampliato i vostri orizzonti trattando anche altri generi. Basti pensare che tra le ultime pubblicazioni c’è il primo volume di un’antologia sulla storia del rap. È stato un passaggio naturale, siete stati obbligati dalle leggi del mercato oppure avete scelto di ampliare i vostri orizzonti per scrollarvi di dosso l’etichetta dei metallari?

Mah, potrei dirti che si è trattato di un insieme di tutte e tre, meno della terza, a onor del vero, l’etichetta dei metallari ormai non ce la leveremo mai e nemmeno ci dispiace, tutto sommato, ma siamo dei metallari onnivori, con gusti che abbracciano orizzonti molto più ampi del solo metal, per cui una volta consolidata la nostra piccola realtà è stato un processo quasi naturale quello di aprirci ad altro.

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  1. Quali sono le caratteristiche che deve avere un libro per entrare nel catalogo Tsunami? Vi trovate sempre d’accordo tra voi?

La caratteristica principale è che deve piacerci. Ma non basta, ovviamente, deve anche avere un minimo di potenziale commerciale, purtroppo non possiamo permetterci di investire su libri che piacerebbero solo a noi e ad altre 15 persone. Qualche volta lo facciamo, in realtà, pur consapevoli del rischio, e puntualmente ci prendiamo una sonora sberla.

Per quanto concerne l’essere d’accordo dipende, ci sono state situazioni in cui non eravamo proprio sulla stessa linea, ma in linea di massima sì, dai.

  1. Se non fossero mai esistiti rock e metal, quale genere musicale in assoluto nello spazio – tempo, avrebbe trattato Tsunami?

Bella domanda. La prima cosa che mi verrebbe da dirti è che probabilmente non ci sarebbe stata una Tsunami. Per quello che mi riguarda avrei potuto, magari, pensare di pubblicare libri sul folk, o sulla musica classica – di rock star, a livello di attitudine, ce ne sono stati parecchie, ma probabilmente avremmo fatto altro.

Che poi, a voler ben guardare, una delle quattro uscite del primo anno Tsunami è stata la biografia di Amy Winehouse, che proprio rock non era…

  1. C’è un artista al di fuori del canone Tsunami di cui vi piacerebbe leggere e pubblicare una biografia?

Adesso ti stupirò, ma se potessi vorrei poter fare, insieme a lui, la biografia di Angelo Branduardi, da sempre uno dei miei artisti preferiti.

  1.  Qual è secondo te il libro
  • che avrebbe meritato più attenzione

La biografia di Phil Lynott, un libro bellissimo su un personaggio importantissimo, ma che è passato praticamente inosservato.

  • a cui sei più legato

WASNon ho un titolo a cui sono legato più di altri, sono tutti figli nostri. Se però dovessi sceglierne uno per le soddisfazioni che ci ha dato a livello editoriale ti direi Come lupi tra le pecore, un libro nato già come dannato, ma che ha portato Tsunami letteralmente in tutto il mondo.

  • il  più difficile da vendere

Ahahah, uno dei pochi titoli NON musicali che abbiamo fatto, un esperimento folle ma che da teste calde quali siamo abbiamo fatto lo stesso, cioè quello sul Cosplay italiano. Davvero un flop pazzesco.

  • quello dal successo inaspettato

I 100 migliori dischi del Progressive Italiano. Ok, lo so che è abbastanza popolare, ma è anche vero che di pubblicazioni sull’argomento ce ne sono davvero tantissime, ma nonostante questo è andato davvero oltre ogni mia più ottimistica aspettativa.

  1. C’è un genere musicale, o un artista, di cui non pubblicheresti nulla neppure sotto tortura?

Hai voglia. Il problema è che sono tutte cose che poi venderebbero a pacchi, molto più di quello che facciamo noi, per cui non ti faccio nomi che ho ancora anni di mutuo da pagare e non vorrei dovermi smentire in futuro.

  1. Per un genere particolare come il vostro, qual è la differenza tra il pubblico delle fiere dell’editoria e quello dei concerti?

Sono lo lo yin e lo yang. Alle fiere dell’editoria abbiamo un target potenziale del 5 percento del pubblico, la maggioranza semplicemente non è interessata a quello che facciamo. Qualche curioso viene a guardarci, magari con un po’ di ironia, ma la maggior parte tira dritto. Ai concerti il discorso è quasi l’opposto, ormai ci conoscono, si fermano a parlare, ci riempiono di opinioni, consigli, suggerimenti e, dai, anche qualche complimento (quelli, in realtà, ce li fanno anche alle fiere, ogni tanto). Essendo appassionati non mancano nemmeno le critiche, ogni tanto, ma anche quelle ci stanno, dai.

  1. I commenti più strani ricevuti dagli aspiranti lettori o da chi si ferma allo stand.

Beh, alle fiere capita spesso di avere un pubblico che non ha idea di cosa parlino i nostri libri, per cui certe volte se ne escono con delle cose esilaranti. Ma i peggiori (o i migliori, dipende dal punto di vista) sono i “finti rockettari”, quelli che magari arrivano con la maglietta dei Metallica e non hanno idea di chi sia Cliff Burton.

  1. Avete collaborato per copertine ed altri prodotti con fumettisti e illustratori, potrebbe esistere prima o poi un libro Tsunami interamente a fumetti?

Potrebbe. Non sappiamo come, cosa o quando, ma è un’ipotesi assolutamente plausibile.

  1. In un’intervista con gli amici comuni di Neo edizioni, abbiamo sperimentato il gioco di se fosse della Carrà, nel quale bisognava descrivere un personaggio attraverso delle similitudini. Ve lo riproponiamo: se Tsunami fosse

71f5cff4501c364806982c112cb50603una bevanda alcolica: Coca e Rum. Forte e frizzante

un fenomeno meteorologico: eh, basta la parola!

un reato perseguibile penalmente: ubriachezza molesta e atti osceni

un fumetto: mmm, ci penso e te lo dico alla prossima

un genere cinematografico: Uno non basta. Si passa con nonchalance dalla commedia alla Verdone dei primi tempi alla tensione alla Alien…

un periodo storico: gli anni ’70. O almeno mi piacerebbe fosse così

un criminale famoso: Butch Cassidy

una parola o un espressione poco politically correct: non posso, ci arrestano…

 

PLAY LIST (cliccate qui per la playlist su YT)

e59b5a83be016f84a396de7cc889f7c6.jpgMotörhead – Born To Raise Hell

Metallica – The Call Of Ktulu

Deep Purple – Burn

Ozzy (con Randy Rhoads) – Crazy Train

Black Sabbath – Wheels of Confusion

Thin Lizzy – Bad Reputation

Pink Floyd – Pigs

Iron Maiden – Revelations

Guns N’ Roses – Nightrain

Led Zeppelin – Thank You

Ora non vi resta che comprare uno (o anche di più) dei fantastici libri di Tsunami, accomodarvi e spararvi questa musica grandiosa a palla nelle orecchie mentre leggete. Prima però, non vi dimenticate di passare da Una banda di cefali per vedere cosa ha risposto Max a queste domande e conoscere la sua playlist!