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"Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito. Perché la lettura è un'immortalità all'indietro."

Mese

gennaio 2017

Darwin, G. A. Gualtieri – A. Moroni.

Quando studi archeologia non è che puoi esimerti così dal comprare un fumetto ambientato nella preistoria ed eccoci a parlare di Darwin, “scritto” da Giulio Antonio Gualtieri e disegnato da Alessio Moroni, pubblicato da Uno studio in rosso, al prezzo di 10 euro.

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In questo fumetto di scritto ce n’è poco davvero e questo è ovvio, insomma siamo nella preistoria: niente parole.

Siamo di fronte a un silent book diviso in 5 capitoli al cui inizio si trovano le uniche parti scritte del fumetto. Leggere un silent book è la cosa più difficile da affrontare per un lettore, perché deve concentrarsi su qualcosa a cui non è abituato: deve leggere le immagini, stare attento ai particolari perché nessuna didascalia ti aiuta, ma come dice il nostro caro avvocato George “Non farti prendere dal panico, dritti alla meta” lui si è cimentato nell’impresa e dopo aver iniziato questo fumetto 3 volte ha capito il meccanismo e la lettura è andata avanti senza intoppi.

I personaggi sono tre, descritti nell’ultima pagina: Wzap e Hiiist da una parte rispettivamente un uomo di Neanderthal e un Homo Floresiensis e dall’altra l’Homo Sapiens Sapiens. Sono tutti contro tutti, in un mondo dove l’unico modo per vivere e sopravvivere è usare la violenza, dove i tre devono cercare di prevalere uno sull’altro, di calpestarsi a vicenda per strappare ancora un altro giorno alla dura vita della preistoria dove la lotta non è solo tra uomini, ma anche contro pericolosi predatori.

L’elemento maggiormente presente nel fumetto è senza dubbio il sangue, la lotta tra i tre e la tigre dai denti a sciabola è una delle parti che ho apprezzato di più. Non è che ci sia solo sangue sono molto belli anche i siparietti tra Wzap e Hiiist che si intermezzano tra una lotta e l’altra. I disegni sono stupendi, i colori sono molto scuri e c’è un’assenza quasi totale di luce tranne che nell’ultimo capitolo dove c’è un capovolgimento nella trama. Tutti i personaggi animali compresi, sono resi davvero bene, non c’è una costruzione standard delle pagine, la griglia varia in continuazione e questo contribuisce a dare ancora più movimento ad una storia che è già pura azione. I momenti unici di staticità sono gli stacchi tra un capitolo e l’altro dove una splash page (in assoluto le tavole più belle del fumetto) annuncia la fine del capitolo e l’inizio di un altro e qui abbiamo delle citazioni: tante e varie si va dai filosofi con Nietzsche, Feuerbach a citazioni di film, di canzoni, di altri scrittori tra cui McCarthy e la Rowling tutte accomunate dall’essere riferite all’essere umani. Attraverso queste frasi insieme al fumetto che ci riporta ai nostri albori si cerca di definire da cosa siamo partiti, quanta violenza è servita per essere definiti poi uomini.

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L’ho fatto leggere ad alcuni colleghi e siamo tutti entusiasti, aspettiamo con ansia la seconda stagione perché è un fumetto veramente bellissimo, anche il finale è all’altezza di tutta la narrazione, si chiude in modo spettacolare. Pur essendo un silent book la trama non è difficile da seguire e secondo noi è da leggere, premesso il fatto che: c’è sangue dovunque ed è violento come doveva essere il mondo nella preistoria. La violenza non è un elemento che disturba, è anzi la chiave di lettura per capire cosa eravamo e cosa potremmo tornare ad essere ancora.

Recensione: Vietato leggere all’Inferno, Roberto Gerilli.

Vietato Leggere all’Inferno è un romanzo di Roberto Gerilli edito da Speechless Book che ringraziamo per averci contattato e per averci fatto scoprire questo piacevole libro.

Vietato leggere all’Inferno dovrebbe essere un romanzo distopico, ma secondo noi è estremamente realistico e non è difficile immaginarsi il mondo creato dall’autore. Il soggetto è veramente molto bello e abbiamo apprezzato la scrittura e lo stile, la lettura infatti procede spedita, il linguaggio è estremamente realistico: s’immaginano perfettamente i personaggi che dialogano tra loro perché le loro parole sono pulite, dirette, non c’è nulla di artificioso e questo sicuramente contribuisce a far entrare i lettori in questo nuovo universo.

Il romanzo è ambientato in Italia, precisamente ad Ancona e a Londra, i protagonisti sono Amleto ed Eleonora. Sono due personaggi molto diversi tra loro, Amleto sembra un tipo molto superficiale, insoddisfatto, sempre scettico, un po’ strampalato niente a che vedere con Eleonora: sicura, determinata, fiera e allora cosa ci fanno due persone così, insieme? Lottano per una passione in comune: la lettura. Nel mondo creato da Gerilli, la lettura è il male assoluto: una droga, uno stupefacente e per di più è illegale. I lettori si nascondono per farsi qualche capitolo, per tirarsi parole forbite, per sballarsi di immagini emozionanti oppure finiscono in centri di recupero, di disintossicazione dalla cultura. Ora capite perchè diciamo che non è poi così difficile immaginare una cosa simile? Un mondo dove la lettura è condannata non sembra così estremamente distopico, considerando quanto i lettori siano pochi (in Italia) e quanto molto spesso vengono additati come persone che non hanno niente di meglio da fare, come strani, insomma potrebbero tranquillamente definirci dei fattoni di letteratura. I due protagonisti cercano di creare qualcosa affinchè la società tutta si renda conto di quanto la cultura, i libri, la lettura siano importanti e che soprattutto non ci dev’essere nulla da condannare in questo. Il problema è che creare una rivoluzione simile con un’esigua minoranza non è facile: i pericoli sono tanti, troppi e soprattutto sono vicinissimi e ben nascosti. I due si troveranno immischiati in qualcosa che è più grande di loro, dovranno fronteggiare i demoni della società, cioè gli editori, avranno a che fare con una fiera grandiosa, ma soprattutto dovranno stare molto attenti a guardarsi le spalle, anche se per questo c’è il nostro personaggio preferito: Caterina una ragazza bellissima, ironica e supertosta. Riusciranno i nostri eroi a far capire al mondo la meraviglia dei libri? Ad avvicinare più persone alla lettura?

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Lo scoprirete solo leggendo. Noi possiamo dirvi che sono 412 pagine che scorrono via molto veloci, è un libro estremamente pop: citazioni, linguaggio quotidiano, riferimenti a film, telefilm, canzoni è tutto studiato per far immergere il lettore in un mondo nuovo, veloce, pericoloso è molto accattivante ed è una lettura molto piacevole che vi farà immaginare il mondo nel modo in cui non vorreste mai vederlo.

Recensione: Blankets, Craig Thompson.


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 (24, 65) è una graphic novel di Craig Thompson edita da Rizzoli Lizard.
Quando l’ho preso in mano ero un po’ spaventata dalla mole. Sì, i fumetti si leggono un po’ più in fretta ma sono sempre 500 pagine, sapevo di trovarmi davanti ad una pietra miliare della graphic novel moderna, sapevo si parlasse di fede, di religione, ma è tutto inutile, praticamente ogni cosa detta su Blankets anche ciò che troverete scritto in seguito non vi farà mai capire cosa avete davvero di fronte, cosa state per leggere.

Blankets ti risucchia, ti divora. È una storia struggente, un racconto di formazione, ma non una formazione qualsiasi. È un racconto travagliato, tormentato, pieno di terrore, soprusi, violenza, privazioni, autocommiserazione, insicurezza, inadeguatezza. Ed il protagonista di tutto ciò è Craig un bambino, poi ragazzo, poi uomo che deve affrontare prima un’infanzia terribile con un padre severo, un rivoltante baby sitter, con la sensazione di non essere mai abbastanza e di non poter difendere suo fratello, poi cresce e si sente inadeguato: la società non lo vuole, è bullizzato, troppo mite, troppo delicato, troppo timorato di Dio per tutto, fino a che non incontra Raina primo amore della sua vita che lo aiuta a distendersi, ad aprirsi e poi a cambiare strada a diventare quello che vuole lui, quello che ama lui, non quello che i suoi genitori, il suo pastore volevano. Raina è la chiave di volta per capire cosa è peccare e cosa non lo è, per capire che l’amore non è solo lussuria, fornicazione, ma è un sentimento puro, bello.

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La loro storia d’amore è struggente e silenziosa: l’amore non può essere descritto per questo Thompson usa solo silenzi, siamo noi a dover percepire l’intensità dei sentimenti solo attraverso i tratti. I disegni sono molto belli: i tratti sono spessi, ma nello stesso tempo delicati. Non c’è una pagina costruita con una griglia uguale all’altra, la grande varietà nella costruzione enfatizza particolari situazioni specie quelle in cui viene presentato l’amore tra Raina e Craig.

Il personaggio di Craig è molto sensibile, fin troppo. Non si sente parte del mondo, della società e quindi cerca un posto in cui potersi sentire bene e lo trova nella religione. Il problema però è che la fede lo chiude ancora di più, lo allontana dal mondo che non è come quello della Bibbia e le persone che ne fanno parte cercano di allontanarlo a loro volta. Craig è come una foglia nel vento, trasportata dalle situazioni, vittima inerme degli eventi, che non riesce mai a reagire, statico, passivo. Raina invece l’ho adorata. È perfetta, dolce, sensibile, gentile, ma anche forte, tenace. Non la spaventa nulla, perché è cresciuta in una famiglia in cui non basta nascondersi dietro la fede ma c’è bisogno di lavorare, di crescere, di prendersi le proprie responsabilità. Se Craig non ha idea del suo posto nel mondo, Raina ha le idee chiare perché per forza di cose ha dovuto trovate il suo posto. La drastica decisione finale mi ha fatto pensare a Raina come alla Eveline di Joice, incline al cambiamento a tentare di inseguire un’avvenire gioioso, ma che alla fine preferisce rimanere ancorata alla routine e alle responsabilità verso la famiglia.

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Credo che Blankets dia un messaggio ad ogni pagina e deve essere letto da tutti. Lo farei leggere ai genitori oppressivi ed “estremisti” per capire quanto un ambiente teso,
eccessivo, severo possa far male ai bambini, lo farei leggere a chi si sente inadeguato perché fa capire che basta poco per non esserlo, lo farei leggere a chi si butta a capofitto in qualcosa senza prima valutare tutti i fattori e a chi è in cerca di una storia reale e bellissima, sincera e malinconica.

 

Intervista al lettore: parliamo dei Peanuts.

Nessuno può parlare di libri meglio di un lettore e per quanto ci è possibile cercheremo sempre di riportare e condividere punti di vista diversi dai nostri (vi invitiamo sulla nostra pagina Fb Tararabundidee in cui condividiamo post di altri blog, articoli vari e speriamo possiate condividere la vostra con noi). Ecco allora che abbiamo pensato di fare questa piccola intervista in cui il nostro lettore Sebastiano ci parla di Peanuts: 1 una raccolta con alcune delle storie dei Peanuts, edito da Bao Publishing. Sebastiano ha 12 anni e a lui piace leggere i fumetti, in particolare Topolino. L’ultimo libro che ha letto è Diario di una schiappa. La legge dei più grandi.

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Ciao Sebastiano! Benvenuto su Tararabundidee innanzitutto: ti è piaciuto questo libro? Qual è la storia che ti è piaciuta di più?

Ciaaao sì, mi è piaciuto molto. Le storie hanno sempre un lieto fine e sono molto divertenti. La storia più bella è “Soldini felini”. Mi è piaciuta molto perché è l’unica storia in cui Lucy viene battuta.

E quella che ti è piaciuta di meno?

“La meraviglia mascherata” devono giocare a polso di ferro e Lucy deve sfidare Snoopy, ma lui non ha pollici! Riesce a vincere comunque, ma Lucy non sopporta di essere battuta e allora si riprende il trofeo con la forza… Mi è dispiaciuto tanto per Snoopy, aveva vinto lui!

Passando ai personaggi qual è stato il tuo preferito? E quello che proprio non ti è piaciuto?

Il mio personaggio preferito è Linus: è divertente con quella coperta sempre dietro! Poi è così bravo negli sport, coraggioso ed è così diverso dalla sorella, che è così antipatica! Lucy è prepotente e prende sempre in giro Charlie Brown, poi è dispettosa, si arrabbia sempre e cerca di fare qualsiasi cosa per ottenere quello che vuole: è una bulla.

E Snoopy invece?

È una persona coraggiosa, però è un po’ strano ha fatto la guerra, cerca sempre di aiutare le persone. Ah scusate, non è una persona è un cane, per questo è strano quello che fa!

C’è stato un personaggio che avresti voluto creare tu?

Sì, Schroeder il pianista, perché è sistemato, è vestito bene e poi suona! È serio e stiloso.

Hai imparato qualcosa da quello che hai letto?

Sì, che imbrogliare è inutile perché alla fine ti scoprono sempre!

Lo consiglieresti ai tuoi amici? E ti piacerebbe leggere il volume due?

Sì certo che mi piacerebbe leggere altre storie e lo consiglierei a tutti i miei amici perchè è divertente e non è difficile da leggere.

Grazie per aver risposto alle nostre domande! A presto Sè.

 

 

 

 

Chanbara, la via dei samurai – R. Recchioni, A. Accardi.

Chanbara. La via del samurai è composto da due storie pubblicate separatamente per la Sergio Bonelli Editore nel 2012 ed ora raccolte in un volume edito da Bao Publishing al prezzo di 25 euro.

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Quando per la prima volta ho aperto questo volume stavo per piangere perché i disegni e i colori sono di una bellezza infinita, ma non avevo la possibilità di comprarlo visto che comunque il costo non è proprio bassissimo; mi ero ripromessa di recuperarlo e finalmente è arrivato a casa e confermo la prima impressione: è bellissimo. Il volume contiene due storie separate ambientate nel Giappone feudale, una ha come personaggi principali due samurai: Tetsuo e Jubei (che è diventato l’uomo della mia vita); la seconda invece tratta principalmente di Jun in entrambe le storie c’è poi Ichi colui che porta giustizia.

Nella prima storia che è quella che mi è piaciuta di più Tetsuo, Jubei e Ichi lottano e si sacrificano per smascherare una organizzazione criminale capeggiata dal consigliere Kitayama, in questa storia viene svelato il personaggio di Ichi un vecchietto ceco che sembra apparire quando ci sia bisogno e che attraverso il suo bastone porta la giustizia. La prima storia si basa principalmente sulla lealtà e sull’onore, Jubei è un uomo dalla grande virtù che per un malinteso è costretto ad allontanarsi dal palazzo dove è tacciato di tradimento, sia Ichi che Tetsuo verranno poi a conoscenza della verità e quest’ultimo si farà carico di riabilitare la figura di Jubei a corte. La seconda storia tratta della formazione e della vendetta di Jun rimasta sola al mondo, il personaggio di Jun somiglia in modo impressionante alla May Lin del telefilm netflix Marco Polo che io ho adorato, (anche se precisiamo Chanbara è uscito molto prima) si tratta di una ragazza estremamente forte che se nella prima parte della storia sembra fragile e impaurita, superate difficoltà, angherie, soprusi e paure prende in mano la situazione e diventa un’omicida senza scrupoli, vendicando non solo chi aveva deriso la propria famiglia, ma anche chi per addestrarla le aveva fatto del male.

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Le storie sono belle, ma i disegni di più la cura per i dettagli ad esempio la resa dei tessuti, delle particolari stampe delle vesti è impressionante, i paesaggi specialmente nella prima storia dove la narrazione è svolta principalmente all’esterno, sono di una bellezza mozzafiato. Anche i colori sono bellissimi quasi sempre delicati e tenui, poche volte ci troviamo di fronte a colori molto vivaci. Ogni tavola è una scoperta, i colpi di scena sono molti, non c’è niente da dire, è un volume prezioso.

Insomma, vi ho detto davvero l’essenziale perché penso dia un volume che deve essere gustato, ma soprattutto guardato, è un ristoro per gli occhi.

INDIE BOOK BLOGGERS BLABBERING CAFÈ.

Ciao giovani! Il signor George Hautecourt ed io siamo lieti di annunciarvi ufficialmente (in realtà il primo annuncio lo trovate qui) di essere parte di una bellissima iniziativa, promossa da 11 blogger che è l’Indie book bloggers blabbering cafè, attraverso questo cafè virtuale vorremmo raggiungere e “accalappiare” sempre più lettori, confrontarci, conoscere nuovi libri, ma soprattutto avvicinarvi al mondo dell’editoria indipendente. Ogni mese una casa editrice indipendente sarà ospite del BBB e attraverso recensioni, interviste, presentazioni di cataloghi, vorremmo farvi conoscere nuovi titoli e accompagnarvi in questo tour.

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Per tutte le informazioni, le novità etc non potete non seguirci su facebook al Book Bloggers Blabbering dove verranno postati gli articoli, e anche sul nostro sito Books bloggers blabbering su Tumblr.

Ora vi lascio con l’intervista al direttore editoriale di CasaSirio, casa editrice che sarà la protagonista del cafè per il mese di gennaio.

L’intervista la trovate qui, ed è stata fatta da Diletta del bellissimo blog Paper Moon. Spero che vi faccia piacere e siete interessati a questo tour tra splendide case editrici che vi terrà compagnia per tutto l’anno. Noi faremo del nostro meglio per guidarvi.

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