Il Paradiso degli animali è una raccolta di racconti del californiano David James Poissant, edita da NN Editori al prezzo di 17 euro.
E’ un libro di racconti ed io ho sempre odiato i racconti, mi piace più il romanzo: la linea continua, il filo che collega tutto. I racconti li ho sempre trovati poco entusiasmanti, troppo brevi e soprattutto non è facile trovare un libro di racconti con una buona cornice che li tenga insieme tutti e che li renda compatti. Leggete bene quello che ho appena detto.
DIMENTICATELO.
Questo libro è un compromesso perfetto: i racconti sono tutti molto diversi a livello di trama, ma i temi del libro riescono a tenerli ben legati. Rappresentano tutti la quotidianità condita di malinconia, amarezza, ti lasciano un vuoto dentro, ti stravolgono facendoti rendere conto però che ciò che leggi non è nulla di atipico o di anormale, è realmente storia di tutti i giorni: storia ordinaria raccontata in modo straordinario.
Poissant ha una resa così realistica che mentre leggi i suoi racconti non riesci a stare comodo sul letto a leggere, tu ci entri nelle storie, hai paura, hai l’ansia specie con Aaron, hai freddo con Mark. Non c’è fantasia o immaginazione, c’è una scrittura che colpisce, cattura, travolge. Per capire cosa intendo:
“Distolse lo sguardo. Tossì. Compresse il desiderio in una pallina, sbattè il menù sulla rastrelliera e, con quell’azione, lanciò quel dolore piccolo, rotondo, nell’universo.”
Non sono poi solo le situazioni, sempre drammatiche e che accomunano tutti i personaggi, a fare da legante, ma ho visto come una cornice a tutti questi brillanti racconti anche il mondo animale che irrompe e si mescola a quello umano. Gli animali si insinuano silenziosi nelle storie, come spiriti, come un veicolo per arrivare al momento clou, come coprotagonisti o ancora per creare suspense.
Tutte le storie lasciano un po’ di amaro in bocca non solo per le tematiche trattate, ma anche perchè sono senza un finale: è tutto lasciato alla nostra immaginazione, ogni parola è un gradino di un climax che non arriverà mai al suo punto più alto, ma Poissant è bravissimo a creare l’illusione di star scalando nel racconto, di stare per arrivare in cima, senza però ritrovarti con la conclusione quando si chiude un racconto e se ne apre un altro.
Lo stile pulito, essenziale è l’accompagnamento perfetto a queste storie, a questi personaggi, non si aggiunge nulla, non c’è lirismo, poesia, è la storia che parla.
“Poissant ti fa ridere e forse anche piangere e ci riesce con poche parole perfette”
Dice la traduttrice Gioia Guerzoni, come darle torto! E’ un libro assolutamente da leggere!
4 luglio 2016 at 20:33
Io sono più da romanzo, però mi hai incuriosito, adesso prendo nota…..
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4 luglio 2016 at 22:34
è veramente moolto bello 😀 fammi sapere se lo leggi!
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4 luglio 2016 at 21:02
Si cavoli chè lo leggerei, ma ora mi hai messa in confusione sul genere che preferisco 😭
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4 luglio 2016 at 22:35
Ahahahahhaha dai, io rimango sempre sul romanzo ancora fino a che non trovo tanti libri di racconti del genere, che mi faranno cambiare idea!
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4 luglio 2016 at 21:21
Che bella recensione! Se i racconti sono fatti bene mi piacciono!
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4 luglio 2016 at 22:37
Grazie *-* infatti quello è il punto, trovare racconti fatti bene davvero, che hanno senso!
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4 luglio 2016 at 22:06
A me piacciono i libri di psicologia, quelli che parlano del comportamento umano, però qualche anno fa mia mamma mi aveva regalato un libro “il linguaggio segreto dei fiori ” l’ho letto in meno di una settimana, bellissimo, e da allora sto cercando un racconto su quel genere che catturi la mia attenzione. Proverò con questo, prenderò nota.
Grazie x la segnalazione. 😉
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4 luglio 2016 at 22:39
Grazie a te di avermi letto! Alcuni di questi racconti sono molto, molto introspettivi, la maggior parte con il narratore interno e ti fa entrare nella testa dei personaggi 🙂
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4 luglio 2016 at 23:29
Io sono tipa da romanzo, ma i racconti non mi dispiacciono quando non ho molta voglia di leggere, se non cose belle veloci. Diciamo che sono onnivora anche di generi letterari come in cucina 😀
Cos’è quel coso finale che hai fatto??? O:
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4 luglio 2016 at 23:49
Ahahahahah volevo sintetizzare al meglio le cose che mi erano piaciute! così me le ricordo anche io, le ho per tutti i libri!
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4 luglio 2016 at 23:53
Stupendo! Io invece mi scrivo le frasi che mi sono piaciute di quei libri, ma anche questo metodo mi sembra geniale!
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5 luglio 2016 at 0:30
Allora lo metterò anche per i prossimi libri 🙂
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5 luglio 2016 at 11:00
Quando i racconti sono di un Hemingway, imbattibile, o di un Carver… heee, ci sono dei racconti di Hemingway che restano aurei nel tempo…
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5 luglio 2016 at 19:47
Poissant è stato paragonato proprio a Carver!
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5 luglio 2016 at 23:01
è in lista da tempo, e poi adoro NN editore,,, perché non l’ho ancora letto? io amo parecchio i racconti. Sai cos’è? che se sono ben fatti, ti spalancano l’anima. se fanno schifo, fanno schifo. mi fido del tuo consiglio, leggerò Poissant. Che Paradiso sia 😉
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5 luglio 2016 at 23:25
Questi sono il tipo di racconti che ti spalancano l’anima e la cosa bella è che (secondo me) la lasciano spalancata perchè non finiscono!
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5 luglio 2016 at 23:31
wow, è quel che mi ci vuole !
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6 luglio 2016 at 10:46
Fammi sapere com’è, se lo prendi! 😀
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6 luglio 2016 at 10:35
A me piacciono molto, invece, i racconti.
Quindi prendo nota! 🙂
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6 luglio 2016 at 10:49
Bene, fammi sapere! 😀
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6 luglio 2016 at 12:47
grazie!
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